lunedì 6 maggio 2013

....Ari-eccoci!!!

No, non sono morta...sono solo diversamente viva XD
In realtà ho avuto un "piccolo" impegno assolutamente improrogabile. Davvero.
Signori e signore, dopo anni di fatiche, notti insonni, ripassate veloci al telefono e cibo spazzatura per alleviare le pene dell'animo, sono giunta al capolinea: MI SONO LAUREATA!!!!!!!
Effettivamente, se ci pensate bene, sono giustificata (un po' come alle elementari...): non potevo dire alla Commissione "scusate ma non posso prepararmi per la discussione, devo scrivere di quel rossetto fantastico...".
 
Tutto ciò esula dal tema del blog ma volevo condividere con il mondo internettiano i miei pensieri in proposito. Che in realtà sono molto semplici e per nulla articolati...non vorrei mai che non mi riconosceste più ;)
Pensiero n°1. Dopo l'ansia pre-laurea, si passa ad uno stato di euforia post-laurea per poi tornare allo stato iniziale, con un'unica cruciale disperata domanda: e ora?? Sì, l'incertezza del "cosa faccio adesso?" mi mette decisamente più ansia della passata certezza di dover studiare per l'esame X. Quasi quasi dico che c'è stato un errore e torno sui libri...
Pensiero n°2. Alla domanda "come ci si sente ora, dottoressa?", io rispondo "vecchia". Sì, perché finchè sei studente rimani l'eterno cazzaro (passatemi il termine...), puoi permetterti di oziare anche per una giornata intera e alla fine ti sentirai in diritto di continuare a contemplare l'infinito anche il giorno dopo. Dopo la laurea tutto ciò è solo un ricordo. Nella migliore delle ipotesi, si lavora: ecco che finisce la pacchia, ci si sveglia presto, si deve dar retta a qualche psicopatico travestito da capo, si torna a casa alla sera e si hanno solo più le forze per mangiare. Nella peggiore delle ipotesi, non si lavora: ecco che allora ti assale l'ansia del "cosa cacchio faccio?". Ed è peggio. Meglio svegliarsi presto, dar retta ad uno psicopatico travestito da capo, ecc.
Pensiero n°3. Appurato che il "dopo-laurea" non è tutta sta gran cosa, mi chiedo: n'è valsa la pena? E a questo punto non ho alcun tipo di incertezza: assolutamente sì. Sia per il percorso "culturale" (qualunque uno decida di intraprendere: se lo si fa con convinzione, son sempre soddisfazioni) sia per il percorso "umano". Quello che sarà non lo so: è un enorme buco nero con all'interno il nulla ed il tutto allo stesso tempo: posso adagiarmi sulla situazione "tanto non c'è lavoro" come posso decidere di fare questo o quello. A volte si tratta di intuito, a volte di fortuna, altre volte è istinto. Ma di una cosa sono certa: tornassi indietro, lo rifarei. Forse perderei meno tempo in giornate oziose (togliamo anche il "forse"...) ma le persone che ho incontrato e le soddisfazioni che ho avuto hanno reso questi 7 anni (sì, sette!) perfetti così come sono stati.
 
 
 
Miss Sbree

2 commenti:

  1. complimenti per il traguardo raggiunto!
    comunque l'incertezza per il dopo c'è sia dopo il diploma che dopo la laurea che dopo il master che dopo tutto!! vero è che prima avevi la certezza della "routine" vai a scuola-studia-esami...ma vedrai che qualcosa salterà fuori!
    in bocca al lupo!

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